“Ora si che può avere inizio il mio Dicembre!” mormorò tra sé il giovane scrittore dopo aver consegnato l’ultimo capitolo del suo manoscritto.
Un elaborato progetto costato giorni di lavoro e notti insonni, alla ricerca della pagina perfetta per rendere al meglio la magica atmosfera di questo mese così speciale, era finalmente concluso.
E dopo tante fatiche era già pronto a rimettersi a lavoro. Un nuovo libro, penserete, o forse un articolo? No, nulla di tutto questo! L’unica cosa a cui aveva voglia di dedicarsi con tutto sé stesso era riempire la sua piccola casa con la magia del Natale! Si adoperò subito per decorare con cura il suo nuovo albero di Natale rendendolo sfavillante e luminoso grazie alle tante decorazioni e soprattutto alle luci, la cosa che lui preferiva in assoluto! Avete mai visto un Natale buio?
Ghirlande, candele, stelle, bacche e regali sotto l’albero arricchivano l’atmosfera natalizia. Non avrebbe rinunciato alla sua festività preferita per nulla al mondo, soprattutto perché era un golosone ed i dolci di cui era più ghiotto erano proprio quelli dicembrini. Tra tutti, uno in particolare non poteva mai mancare: il panettone! Lo amava nel più classico dei modi, tradizionale, con frutta candita ed uvetta, ma anche in ogni sua variante, perché si sa, agli scrittori, agli artisti, piace variare, sperimentare, scoprire il nuovo! Ed il nuovo quest’anno era il Panettone FOLK. Il preferito tra i preferiti perché riuniva in un sol boccone tutto ciò che più amava, cioccolato, e non solo fondente, ma ben tre cioccolati, e frutti di bosco! Come farne a meno?
Dopo aver reso la sua casa di città un piccolo angolo di Polo Nord, deliziosamente addobbata a festa, si rilassò con il più classico dei suoi rituali, aprendo la confezione dell’originale delizia tutta da gustare! Un delicato profumo di burro e cioccolato inondò in un attimo l’ambiente, poteva quasi vederla quell’essenza spargersi nell’aria e contaminare di buono tutto ciò che lo circondava, proprio come la magia del Natale!
Bastava quel semplice gesto a riportarlo a casa, al suo paese d’origine dove tutto era più semplice e la vita scorreva tranquilla tra i vicoli. Ed era proprio dal forno di quel paese che proveniva quella morbida bontà tutta da scoprire e gustare! Se lo immaginava come un piccolo laboratorio di Babbo Natale, dove al posto del panciuto uomo vestito di rosso un fornaio con le mani pasta, aiutato dai suoi elfi sorridenti e gentili, che sfornava dolci invece di doni e giocattoli per bambini.
Del resto la felicità ha diverse forme…e (quest’anno anche) diversi sapori!!!
Luciapia Fenuta
nuovo Natale, nuova magia!